Enza Zaden affianca i periti agrari del futuro


Il mondo della scuola e quello dell'impresa possono lavorare fianco a fianco per costruire insieme il futuro dell'orticoltura. Proprio ciò che ha fatto Enza Zaden con l'Istituto tecnico tecnologico Emanuele Morselli di Gela (Caltanissetta): in Sicilia la ditta sementiera ha avviato una proficua collaborazione con la scuola, sfociata recentemente in una nuova serra sperimentale a servizio del corso di agraria.

Innovazione in orticoltura

Il taglio del nastro c'è stato il 22 novembre scorso, in occasione del convegno "Innovazione tecnica e tecnologia nelle colture protette e miglioramento genetico: la sfida del terzo millennio". Un appuntamento che ha coinvolto le autorità locali, dal sindaco di Gela Lucio Greco all'assessore comunale all'agricoltura Grazia Robilatte, dal presidente del Collegio nazionale periti agrari e periti agrari laureati Mario Braga al segretario dell'Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Caltanissetta Orazio Giudice in rappresentanza del presidente; e poi ancora i dirigenti regionali Biagio Dimauro e Giuseppe Santoiemma e per finire Vincenzo Mondello, consigliere dell'Ordine dei dottori agronomi di Caltanissetta e technical sales representative di Enza Zaden Italia.

L'intervento di Enza Zaden

Ai ragazzi dell'Istituto Morselli di Gela, Vincenzo Mondello ha parlato del processo di innovazione varietale. "Un processo che richiede come minimo sei anni: serve tempo, creatività e dedizione. Prima di tutto ci chiediamo quali ortaggi nel mercato internazionale saranno necessari tra 6-12 anni: quale gusto, forma, grandezza e per quali funzioni di uso? Così ricerchiamo i trend e puntiamo ad anticiparli". Il tecnico commerciale di Enza Zaden ha poi illustrato il funzionamento del breeding moderno e le esigenze di ottenere immunità, resistenze e tolleranze. "Tutti elementi - ha precisato - con cui ottenere più sostenibilità, ridurre l'input chimico e aver così un minor impatto ambientale".

La serra sperimentale e l'impegno di Enza Zaden

Per la nuova serra sperimentale dell'Istituto tecnico di Gela, Enza Zaden Italia ha fornito diverse varietà di ortaggi: zucchino bianco e verde, melanzana striata e nera, i peperoni snack del progetto Tribelli nelle tre varianti di colore, e poi ancora ciliegini rossi e gialli, datterini rossi, gialli e arancioni, pomodori della tipologia marmande. Inoltre la ditta sementiera ha affiancato gli studenti nella preparazione e nella gestione dell'impianto serricolo.

Il commento della dirigente scolastica

Gela è un territorio conosciuto per il polo petrolchimico e la sua non facile eredità. Cinque anni fa è stata lanciata la scommessa di avviare un corso di agraria nell'Istituto tecnico della città, una scommessa vinta, visto che al termine di quest'anno scolastico ci saranno i primi 12 diplomati in agraria e l'attenzione verso questa proposta formativa, come racconta la dirigente scolastica Ina Ciotta, è crescente.

"L'obiettivo è creare interesse verso l'agricoltura: in un territorio come quello di Gela che è stato per lungo tempo industrializzato, le persone hanno perso contatto con le opportunità che il settore primario può dare - spiega la professoressa Ciotta - In questo senso il partenariato con le aziende private è fondamentale: il confronto con Enza Zaden può appassionare i nostri studenti e formare professionalità che possono diventare una risorsa per il territorio. Una sinergia avviata con entusiasmo e soddisfazione: lo scorso anno i nostri ragazzi sono stati ospitati presso il centro di ricerca di Enza Zaden e quest'anno la collaborazione è proseguita con l'allestimento della serra sperimentale. Voler investire sul futuro dei nostri ragazzi ci accomuna con l'azienda: l'indirizzo agrario è nato privo di laboratori e per noi era importante avere questa struttura. Un risultato che ci riempie di orgoglio e ci dà ulteriori stimoli per il futuro".

Fonte: ufficio stampa Enza Zaden

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